SPEDIZIONE GRATUITA PER TUTTI GLI ORDINI PARI O SUPERIORI A 69.90€

media

Ferro basso: i sintomi e come distinguerlo dalla semplice stanchezza

20/10/2020

Il ferro è un minerale che opera in determinate funzioni biologiche, tra cui la formazione dell'emoglobina che, quando si presenta una carenza di questo elemento, viene prodotta in quantità minori.

È, infatti, tramite un semplice esame del sangue che misura i livelli di emoglobina che si evince se si ha una carenza di ferro. Ne possono soffrire individui di tutte le fasce di età, anche se si presenta con maggiore intensità nei bambini, negli adolescenti oppure nelle donne in età fertile, in gravidanza o allattamento.

In tale situazione, può presentarsi una scarsa circolazione di ossigeno nell'organismo che porta a sintomi che vanno oltre il semplice affaticamento e/o stanchezza e che sono:

  • pallore;
  • emicrania e insonnia;
  • fiato corto;
  • vertigini e giramenti di testa;
  • mani e piedi

Da cosa dipende

La carenza di ferrò può essere conseguenza di svariate situazioni, in seguito alle quali è possibile identificarla meglio:

  • Cattivo assorbimento: in alcuni casi possono esserne causa dei disturbi del metabolismo che riducono l’assimilazione del ferro assunto tramite l'alimentazione. Le malattie intestinali croniche (colite ulcerosa e morbo di Crohn) o di celiachia, che portano al deterioramento dei villi intestinali, ne sono un esempio.
  • Emorragie e sanguinamenti: la perdita di sangue può causare un abbassamento dei livelli di ferro; nelle donne hanno un ruolo importante anche le mestruazioni e la quantità di flusso ad esse relativo.
  • Gravidanza e allattamento: in questi casi, il fabbisogno quotidiano di ferro è maggiore, per permettere al feto di svilupparsi correttamente.

Come rimediare

In gran parte dei casi, per risolvere una situazione da carenza di ferro, l’alimentazione da sola può già giocare un ruolo importante.

I cibi che più ne contengono sono il fegato e le interiora, il cioccolato fondente, i legumi, le carni rosse, la frutta secca e le verdure a foglia verde.

Risultano di grande supporto anche quei principi nutritivi che aumentano la capacità di assorbire il ferro alimentare da parte del nostro corpo: le persone che assumono molto fruttosio e soprattutto vitamina C lo assimilano più facilmente, per tal motivo è molto indicato il condimento delle verdure con il limone.

Ostacolano l'assorbimento il tè e il caffè (a causa della presenza di tannini) e gli alimenti che contengono acido ossalico (cereali integrali, spinaci, barbabietole).

Quando la carenza è grave e per agire in tempi brevi, si può ricorrere agli integratori. Ideali sono quelli a base di Ferro Sucrosomiale, vitamina C e vitamina B12, soprattutto quando sono presenti carenze alimentari o aumentati fabbisogni organici.

Se desideri approfondire l’argomento oppure porre semplicemente qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

Commenti: 0
Nessun commento
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non può essere pubblicato. I campi richiesti sono indicato con *