Mal di stomaco: riconoscerlo per curarlo
Tutti abbiamo sperimentato più volte nella vita il mal di stomaco, un disturbo facilmente identificabile dal momento che si caratterizza per il dolore più o meno forte che coinvolge interamente o parzialmente la zona addominale. All’origine del mal di stomaco possono esserci motivi di diversa natura, da problemi al pancreas, che possono irritare lo stomaco causando dolore, alla componente psicologica, che vi può influire sotto forma di tensione e stress.
Qualora gli episodi si ripetessero con una certa frequenza, è indispensabile rivolgersi al proprio medico, sia per avere prima possibile un quadro completo della situazione, sia per evitare una potenziale cronicizzazione del disturbo. Solitamente, lo specialista provvederà a prescrivere analisi del sangue ed altri esami utili allo scopo, come una gastroscopia laddove necessaria.
Come si manifesta il mal di stomaco
La sintomatologia del mal di stomaco è facilmente riconoscibile, in quanto caratterizzata da:
- crampi;
- gonfiore addominale;
- bruciore intenso;
- nausea (solo a volte e spesso è la conseguenza del reflusso gastroesofageo).
Le cause del mal di stomaco sono:
- stipsi;
- reflusso gastroesofageo;
- indigestione;
- stress;
- ansia;
- fumo;
- assunzione di alcuni farmaci.
Quelle appena elencate sono le motivazioni che destano meno preoccupazione, mentre il malessere necessita di essere approfondito se alla base del mal di stomaco vi sono pancreatite, calcoli biliari, ernia iatale, ulcera gastrica, gastrite cronica, tutte patologie che rendono necessario L’intervento medico si rende indispensabile qualora si tratti di.
Come agire sul mal di stomaco
Possiamo agire sul mal di stomaco, prestando particolare attenzione al regime alimentare adottato, dal quale è consigliato bandire pietanze troppo elaborate o che creano allergie e intolleranze. Evitare di fumare e di consumare dosi eccessive di caffè, alcol, cibi piccanti e grassi gioverà.
In base all’origine del disturbo, il dottore può prescrivere medicinali come:
- antinfiammatori o antibiotici, in caso di infezioni batteriche;
- antireflusso e antiacidi, in caso di reflusso gastroesofageo;
- antidepressivi e ansiolitici, se la natura è psicologica.
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