Pidocchi: come possiamo intervenire?
I pidocchi sono parassiti che albergano sul cuoio capelluto, che però non costituisce il loro unico ambiente giacché si possono localizzare anche tra le sopracciglia. Tuttavia è il cuoio capelluto ad essere deputato ad habitat per eccellenza, poiché caratterizzato da tutte quelle condizioni che sono necessarie alla proliferazione: buio, umidità e calore. Durante il suo ciclo di vita, un pidocchio può produrre circa 300 lendini, che non sono null’altro che le uova le quali vanno ad ancorarsi strettamente al capello. Qui possono permanere per un massimo di due settimane, mentre i pidocchi sopravvivono fino ad un mese. Il contagio avviene esclusivamente tra uomo e uomo e non tra uomini e animali e, considerando che i pidocchi non volano, è necessario il contatto affinché avvenga.
I pidocchi mostrano alcune similitudini con la forfora, ma ci sono invece delle sostanziali differenze. Pur presentandosi infatti entrambi sotto forma di pallini bianchi, nel caso della forfora essi non sono ancorati al capello e possono essere facilmente spostati, mentre nella pediculosi le lendini sono ben salde sul fusto del capello. Questo non accade in soggetti con capelli grassi, dal momento che il sebo in eccesso del cuoio capelluto non consente alle uova di attaccarsi adeguatamente al capello
Cosa c’è dietro la pediculosi
Non esistono motivazioni specifiche alla base della pediculosi, che si contrae solo a seguito di contatto con soggetti che ne sono già affetti. I pidocchi si nutrono di sangue e lasciano spontaneamente il soggetto solo in caso di febbre alta o morte.
Tra i sintomi della pediculosi, che non reca alcun danno salvo rarissime complicanze, vi sono:
• Piccoli puntini bianchi (le lendini) ancorate alla base del capello.
• Prurito;
• Leggeri rigonfiamenti su cuoio capelluto, collo e spalle.
I rimedi per la pediculosi
Contro i pidocchi esistono prodotti specifici che verranno opportunamente indicati dal medico o dal farmacista. Quelli più consigliati sono lozioni e shampoo mirati da applicare seguendo rigorosamente le indicazioni dei foglietti illustrativi. Qualora si presentassero graffi al cuoio capelluto, potrebbe essere in atto un’infezione: in questo caso il medico potrà prescrivere medicinali per curarla.
Inoltre, ci preme sottolineare che bisogna evitare di toccare la biancheria da notte del soggetto, lavare accuratamente le sue cose e non scambiare spazzole o pettini.
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